Klinger     



William















BIOGRAFIA :



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(Fiume (Rijeka), 24 settembre 1972 – New York, 31 gennaio 2015)
William Klinger è stato uno storico italiano, con doppia cittadinanza, croato-italiana, profondo conoscitore delle dinamiche socio politiche legate ai personaggi che hanno animato la Storia dell’Italia orientale nel recente passato, specializzato in Storia della Jugoslavia, con particolare riferimento al regime comunista del Maresciallo Tito.
Nacque a Fiume da una famiglia originaria di Pakrac, una cittadina della Slavonia, regione della Croazia orientale.
A Fiume frequentò le scuole italiane, mentre all’Università di Trieste si laureò in Storia con lode, e nel frattempo frequentò anche l’ateneo di Klagenfurt, nella regione della Carinzia, in Austria meridionale, grazie ad una borsa di studio.
Nel 2001 conseguì un Master all’Università di Budapest, e nel 2007 ottenne il dottorato all’Istituto universitario europeo di Fiesole (Firenze).
Klinger era poliglotta e oltre alla lingua italiana, friulana, e croata, parlava correntemente il tedesco, l’inglese, il russo, l’ungherese, e lo sloveno.
Risiedeva a Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia e svolgeva l’attività di ricercatore presso il Centro di ricerche storiche di Rovigno, in Istria.
Le sue ricerche erano focalizzzate e concentrate sulla storia dei Balcani, in particolare sugli eventi e sulle dinamiche della Jugoslavia comunista.
Scrisse un saggio sull’OZNA, la famigerata polizia segreta comunista creata da Tito durante lo svolgimento della seconda guerra mondiale e che in seguito cambiò nome divenendo UDBA.
Il libro, che è intitolato “Il Terrore del popolo. Storia dell’OZNA la polizia politica di Tito”, fu pubblicato nel 2015 a Trieste.
La struttura poliziesca descritta da Klinger, sovraintendeva a tutte le operazioni criminali e repressive con cui il Maresciallo comunista mise in atto il genocidio degli italiani e gli eccidi di decine di migliaia di altre vittime, come i domobranci, i cetnici, i preti cattolici, e gli anticomunisti in genere.
Klinger durante le sue ricerche per l’accertamento della verità, stava approfondendo un particolare aspetto storico, che riguardava le responsabilità dell’America nella fornitura di armi ai partigiani comunisti del Maresciallo Tito.
E’ storicamente accertato che fu Winston Churchill a finanziare e a fornire a Tito ogni supporto possibile, fin dai suoi esordi come terrorista comunista, allo scopo di contrastare le forze dell’Asse, ma non tutti sanno che vennero coinvolti anche gli americani.
Klinger indagava proprio su questo aspetto poco chiaro, anche perché venne tenuto accuratamente nascosto dalla politica statunitense, che non ha mai voluto rendere noti i nomi dei magnati che finanziarono tale operazione militare e politica.
A questo proposito lo storico fiumano si recò a New York, negli Stati Uniti, dove aveva in programma un ciclo di conferenze sulla storia dell’ex Jugoslavia, durante il corso delle quali avrebbe fatto importanti rivelazioni proprio sulle collusioni dell’Industria delle armi statunitense con il comunismo titino del 1945.
Klinger fu ucciso il 31 gennaio 2015 proprio a New York, con due colpi di pistola, sul bordo della piscina dell’Astoria Park nel sobborgo del Queens, lasciando la moglie Francesca e due figli.
Ad ucciderlo fu lo statunitense di origine fiumane Alexander Bonich, che Klinger credeva essere suo amico, ma che gli sparò un colpo alla schiena e uno alla nuca, come usavano fare i sicari dell’OZNA comunista.
E’ proprio la modalità con cui Klinger fu ucciso che lascia molti interrogativi inquietanti, non solo per il fatto che la sua morte ha tacitato l’insorgenza di verità “scomode” che riguardavano Ozna e Udba, i due strumenti del Terrore con cui Tito, sul modello della Nkvd sovietica, gestiva la repressione durante la sua dittatura, ma anche per il fatto che il colpo di pistola alla nuca della vittima costituiva l’esatto modus operandi adottato dai carnefici comunisti jugoslavi nel compimento del loro delirio criminale.
Forse è stato “punito” dagli eredi del comunismo jugoslavo per aver coraggiosamente offerto una prospettiva sull’operato di Tito e dell’Ozna diversa da quella diffusa dai fautori del “pensiero unico” sinistroide.
Forse è stato ucciso negli Stati Uniti perché è da lì, oltre che dalla Gran Bretagna, che provenivano gli armamenti per Tito, prodotte negli stabilimenti che oggi sono gestiti dagli eredi appartenenti alle potenti lobbies delle armi.
Lobbies che sono colluse con la politica, e che probabilmente non hanno visto di buon occhio i riferimenti al passato con cui Klinger, dati storici alla mano, proiettava ombre sulle collusioni del 1945.
La condanna dell’assassino Aleksander Bonich a 25 anni di carcere e al risarcimento di 85.000 dollari alla famiglia di Klinger, non ha chiuso la vicenda, poiché la fredda premeditazione orchestrata dall’assassino lascia spazio a inquietanti scenari.
Inoltre il killer aveva frodato l’amico facendosi consegnare 85.000 dollari (da qui la condanna al risarcimento) con la promessa che avrebbe acquistato per lui un appartamento a New York.
La scoperta dello squallido sciacallaggio commesso da Bonich, che Klinger minacciò di denunciare alle autorità, costituisce il movente dell’omicidio dello storico fiumano oppure è solo il paravento per una punizione letale orchestrata appositamente per tacitare la voce della verità ?
Klinger era anche un appassionato ricercatore naturalistico, e i suoi scritti dimostrano una approfondita competenza nelle specifiche problematiche affrontate con il cipiglio dello storico, senza cioè tralasciare nulla sull’argomento di studio.
La sua produzione letteraria è vasta e articolata, e si snoda attraverso la pubblicazione di monografie, di articoli e scritti su riviste, di saggi storiografici, e di molteplici altre opere del suo geniale apporto alla riscoperta di verità precedentemente sopite.
Klinger non è stato “solamente” un insigne studioso e storico esperto dell’universo slavo, ma anche un appassionato conoscitore di fatti e fenomeni legati all’Adriatico in chiave naturalistica.
La sua notevole caratura intellettuale infatti, ricca di suggestioni e di geniali intuizioni, lo colloca in un olimpo che spazia dalla ricerca storica a quella scientifica, adottando metodi di indagine puntualmente attenti alla valutazione di ogni elemento.
L’autore, dopo una rigorosa disamina delle prerogative naturali nel contesto dell’alto adriatico, ha potuto contestualizzarvi la presenza dela Foca monaca, studiando a fondo le caratteristiche di questa specie in via di estinzione.
Non a caso la sua copiosa bibliografia è impreziosita da pubblicazioni tematiche su argomenti naturalistici, come quella sulla foca monaca o sullo squalo bianco.
L’apporto di Klinger come letterato, come storico, e come profondo conoscitore delle dinamiche che sono intercorse fra l’universo comunista e le popolazioni dei territori dell’ex Italia orientale, è stato fondamentale per comprendere appieno la strategia terroristica del Maresciallo Tito e il suo ricorso a politiche tanto repressive quanto sanguinarie.
L’utilizzo dello strumento principe del Terrore di stampo staliniano utilizzato dal dittatore slavo, e cioè l’OZNA, è stato prodromico al successivo mantenimento del potere nello nuovo Stato comunista jugoslavo.
Gli studi di Klinger dimostrano che le stragi, gli infoibamenti, gli annegamenti e il genocidio erano esattamente la modalità operativa orchestrata da Tito per spianare la strada alla successiva penetrazione militare e alla conseguente instaurazione di un sistema dominante, quello comunista.
Grazie a Klinger Tito ci appare nella sua effettiva essenza, che non è quella del politico teorico rivoluzionario che empatizza con le popolazioni, così come viene dipinto dalle sinistre, ma un terrorista di professione partorito dal Comintern, l’organismo staliniano internazionale dei partiti comunisti.
Da Stalin e dal comunismo sovietico infatti derivano gli strumenti utilizzati da Tito per annichilire non solo gli oppositori politici ma anche interi strati sociali, etnici, e religiosi.
Klinger, grazie al fatto di essere poliglotta, ha potuto liberamente e disinvoltamente padroneggiare le scritture di archivio che ha consultato, estraendo verità nascoste, ridando alla connotazione storica dei fatti un giusto equilibrio, contrapponendosi alla mistificazione degli eredi del comunismo.
Non possiamo far altro che ringraziare Klinger, e commemorare la sua prematura mancanza.
Grazie William!
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BIBLIOGRAFIA :



OZNA. Il terrore del popolo.      Collezione Bartoli  

Fra i suoi scritti ricordiamo anche, in ordine di data di pubblicazione:

"Antonio Grossich e la nascita dei movimenti nazionali a Fiume" - Quaderni, XI - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 1999

"La nascita dell'autonomismo fiumano e lo sviluppo dei nazionalismo" - La Ricerca, 27 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2000

"La genesi dei movimenti nazionali a Fiume" - Atti del Convegno intitolato "Fiume nel secolo dei grandi mutamenti" - 2001

"Cesare Durando: frammenti della corrispondenza consolare (1887)" - Atti, XXXII - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2002

"La carta del Carnaro: una costituzione per lo Stato libero di Fiume (1920)" - Quaderni, XIV, CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2002

"La storiografia di Fiume (1823-1924): una comunità immaginata?" - Quaderni, XV - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2003

"Intervista a Marina Cataruzza: il 1945 dopo sessant'anni" - Quaderni, XVI - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2004

"DorotiCeva policijska izvjwsca o Adamicu" (Le relazioni poliziesche di Dorotic), in AdamiCevo Doba (L'epoca di Adamic) (1780-1830) - Muzej grada Rijeke - Rijeke (Fiume) - 2005

"Adamic i Hudelist: Doba restauracije" (Adamic e Hudelist: l'epoca della restaurazione), in AdamiCevo Doba (L'epoca di Adamic) (1780-1830) - Muzej grada Rijeke - Rijeke (Fiume) - 2005

"Prva globalizacija: kolonijalna ekspanzija i privilegirane trgovacke kompanije" (La prima globalizzazione: l'espansione coloniale e le compagnie commerciali privilegiate), in AdamiCevo Doba (L'epoca di Adamic) (1780-1830) - Muzej grada Rijeke - Rijeke (Fiume) - 2006

"Emilio Caldara e Fiume" - Quaderni, XVII - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2006

"Quando è nazione? Una rivisitazione critica delle teorie sul nazionalismo" - Quaderni, XVII - 2006

"Le macchinazioni ragusee da repristinazione della loro Repubblica vanno sempre più realizzandosi: l'infelice tentativo di restaurazione della Repubblica di Ragusa nel 1814" - Atti, XXXVIII - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2009

"Nascita ed evoluzione dell'apparato di sicuerzza jugoslavo: 1941-1948" - Fiume. Rivista di studi adriatici - 19 - 2009

"Lussino, dicembre 1944: operazione "Antagonise" - Quaderni, XX - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2009

"A.L.Adamich nei rapporti della Polizei-Hofstelle del 1810" - Atti - XXXIX - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2009

"Roberto Oros di Bartini (Fiume 1897 - Mosca 1974)" - La ricerca, 56 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2009

"Alcune considerazioni sulla guerra partigiana jugoslava 1941-1945" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 21 - 2010

Recensione a Renate Lunzer "Irredenti redenti" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 21 - 2010

"Josip Broz Tito (1892-1980): un'intervista con Geoffrey Swain - Quaderni, XXI, CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2010

"Note sulla presenza storica della foca monaca nell'Adriatico" - La Ricerca, 57 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2010

"Le origini dei consigli nazionali: una prospettiva euroasiatica" - Atti, XL - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2010

"Sulla caccia a Fiume nell'800" - La Ricerca, 60 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2011

"Due memoriali inediti di Riccardo Zanella al Consiglio dei ministri degli esteri di Londra del settembre 1945" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 23 - 2011

Recensione a Raul Pupo "Trieste 1945" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 23 - 2011

"Giuseppe Ludovico Cimiotti (1810-1892) e le problematiche origini della storiografia fiumana" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 24 - 2011

"Nazionalismo civico ed etnico in Venezia Giulia - Ricerche sociali, 18 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2011

"Germania e Fiume. La questione fiumana nella diplomazia tedesca (1921-1924) - Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Trieste - 2011

"La Cunard nel Quarnero: la linea Fiume-New York (1904-1914)" - Quaderni, XXII - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2011

"Catture di Squalo bianco (Carcharodon carcharias, Linnaeus, 1758) nel Quarnero 1872-1909" - Atti, XLI - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2011

"A vent'anni dalla dissoluzione della Jugoslavia: le radici storiche" - Fiume. Rivista di studi adriatici, 25 - 2012

"Crepuscolo adriatico. Nazionalismo e socialismo italiano in Venezia Giulia (1896-1945) - Quaderni, XXIII - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2012

"Dall'autonomismo alla costituzione dello Stato - Fiume 1848-1918", in Forme del Politico. Studi di storia per Raffaele Romanelli, a cura di Emmanuel Betta, Daniela Luigia Caglioti, Elena Papadia, Viella, Roma - 2012

"Continuity man: la visita di Stane Dolanc a Londra nel 1977" - La battana, 187 - 2013

"Organizzazione del regime fascista nella Provincia del Carnaro (1934-1936)" - Quaderni, XXIV - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2013

"Denis Kulijs, Tito - Neispricane price (Tito, storie non raccontate)" - Banja Luca - 2013

"L'irredentismo impossibile: Fiume e l'Italia (1823-1923)" - Atti e memorie della Società dalmata di storia patria, XXXV - Roma - 2013

"(Plebisciti e attentati) Tre secoli di guerre mondiali in Adriatico (1714-2014)" - La battana, 193 - 2014

"La strage di Vergarolla: fonti jugoslave, l'Arena di Pola" - Associazione Libero Comune di Pola in esilio - 2014

"Jugoslavismo e nazionalismo nel carteggio Milovan Dilas - Mate Mestrovic (1961-1981)" - Ricerche sociali, 21 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2014

"Socialismo e questione adriatica dalla Grande Guerra al secondo conflitto mondiale" - Isuc, Perugia - 2014

"Un fronte unico da Trieste a Salonicco: la Venezia Giulia nella Federazione Balcanica (1918-1928)" - Quaderni, XXV - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2014

"La guerra di secessione spagnola e le origini dell'emporio di Fiume (1701-1779)" - Atti - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2015

"Negoziare la Nazione: una storia politica di Fiume (1776-1918)" - Lega Nazionale Trieste - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2015

"Un'altra Italia: Fiume 1724-1924" - Lavoro postumo a cura di Diego Redivo - Unione Italiana (Fiume) - Università popolare (Trieste) - Atti, 45 - CRSR (Centro Ricerche Storiche Rovigno) - 2018