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Marino Micich è nato il 22 settembre 1960 a Roma nell’ex villaggio Eur da genitori dalmati profughi provenienti da Zara, i quali nel 1957 vennero in Italia perché non potevano più continuare a vivere sotto l’oppressione del Terrore imposto dal regime comunista jugoslavo. Tito impedì a lungo che la famiglia Micich prendesse la via dell’esodo e quando ciò avvenne i profughi di Zara, come tante altri prima di loro, faticarono non poco a trovare una sistemazione stabile in Itala, peregrinando tra i 109 campi profughi allestiti dal Governo. I Micich furono mandati prima in un campo di smistamento profughi a Udine, poi spostati ad Aversa, in Campania, e infine a Roma, dove furono costretti a subire la riluttanza dei cittadini della Capitale, ostili all’accoglienza. Oggi sappiamo che il motivo dell’ostilità verso i profughi è da ricercare nello sciacallaggio che esercitò il Partito comunista italiano nei loro riguardi, attraverso una propaganda denigratoria che li dipingeva tutti come nostalgici fascisti. La colpa dei profughi, impressa come un marchio sulla loro pelle, era quella di aver palesato un netto rifuto di inchinarsi alla violenza comunista e al Terrore di stampo staliniano che i gerarchi titini esercitavano sulle popolazioni di etnia italiana. Micich è Presidente dell’Associazione per la Cultura Fiumana Istriana e Dalmata nel Lazio e Direttore dell’Archivio-Museo storico di Fiume con sede a Roma, di cui è Presidente Amleto Ballarini. Ha pubblicato diversi Saggi e libri, oltre a numerosi articoli e a Documenti multimediali. E’ intervenuto in spazi televisivi dedicati alla “questione” delle foibe, partecipando ad esempio ai seguenti "format": Lo “speciale” di RaiNews24 a firma Alessandra Solarino, intitolato “L'esodo degli Italiani dall'Istria e dalla Dalmazia”, andato in onda in occasione del Giorno del ricordo nel febbraio 2019, visibile a questo LINK. "Unomattina”, in occasione del Giorno del Ricordo 2021, di cui possiamo vedere il reportage intitolato: "La tragedia delle foibe" a questo LINK Ha collaborato con il Comune di Roma in veste di Consulente storico al Progetto speciale per le scuole intitolato:   “Viaggio nella Civiltà Istriana e Dalmata”. |
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Fiume e i francesi nell'età napoleonica - Ancona 1998 - Saggio I giuliano-dalmati a Roma e nel Lazio. Il martirio di Giuseppe Tosi. Ricordo di un maestro di frontiera, in "La Voce di Fiume", 1 gennaio 2009. I mutamenti geopolitici nell'ex Jugoslavia con particolare riferimento all'area adriatica - Roma 2001 - Saggio Ha scritto il Saggio intitolato Incontro all’esilio. L’associazionismo degli esuli istriani, fiumani e dalmati durante la seconda guerra mondiale e nei primi anni del dopoguerra (1943-1949) , visualizzabile in formato PDF al seguente LINK |
Ha scritto insieme a Amleto Ballarini e Augusto Sinagra : La rivoluzione mancata. Terrore e cospirazione del Partito Comunista in Italia, dalle stragi del 1945 all'abiura di Tito del 1948. |
Ha scritto insieme a Francesco Carlesi, E.Grego, M. Runco : La sola ragione di vivere. D'Annunzio, la carta del Carnaro e l'esercito Liberatore. Le organizzazioni culturali e sportive degli esuli fiumani in Italia - (Fiume 1996) - Saggio L'esodo dall'Istria, Fiume e Zara (1943-1958) e l'accoglienza in Italia - Saggio visualizzabile in formato PDF al seguente LINK |
Ha scritto insieme a Gianclaudio de Angelini: Stradario giuliano-dalmata. Luoghi, memorie, personaggi nella toponomastica della Capitale - Roma 2007. |
Ha scritto insieme a : Amleto Ballarini , Giovanni Stelli , Emiliano Loria : Venezia Giulia Fiume Dalmazia - Le foibe, l'esodo, la memoria.        ♦♦♦  Collezione Bartoli   ♦♦♦ |